martedì 28 maggio 2013

Andamento mercato immobiliare maggio 2013: Italia: da un anno discesa continua


Di nuovo? Eh si!  l’isola che non c’è si occupa ancora di mercato immobiliare. 

Nel nostro post precedente, relativo al mercato immobiliare di Aprile,  ci siamo occupati di verificare ad un anno di distanza dall’inizio delle nostre rilevazioni, quanto il valore delle case  nelle città campione (Genova, Milano, Torino, Venezia, Roma, Bologna, Firenze, Cagliari, Napoli, Bari, Catania, Messina, Palermo) hanno perso o guadagnato nell’anno. 

Quest’oggi cerchiamo di verificare l’andamento che il prezzo medio degli immobili nelle città campione (Genova, Milano, Torino, Venezia, Roma, Bologna, Firenze, Cagliari, Napoli, Bari, Catania, Messina, Palermo) ha avuto da aprile 2012.

Certo questa analisi non è esaustiva dell’andamento globale del mercato immobiliare Italiano, ma è un indicatore piuttosto interessante.

Nei prossimi post entreremo nel merito, come al solito, delle singole città e delle varie aree geografiche, ma i dati cumulati in più di un anno e per molte città distribuite su tutto il territorio nazionale, sono statisticamente rilevanti e soprattutto tendono a “smussare” variazioni ad alta frequenza che si trovano se andiamo a monitorare singole città mese per mese.

Andamento dei prezzi del mercato immobiliare, media Italia

Inoltre dopo un anno di rilevazioni per le 13 città campione i dati sono assolutamente affidabili e interpretabili in modo corretto.

Ecco che, come possiamo verificare nel nostro grafico, l’andamento è molto chiaro, dopo una discesa repentina avvenuta prima dell’estate 2012, c’è stato una piccola ripresa, ma di fatto era un sostanziale appiattimento della curva intorno al 95% del valore iniziale fino a febbraio 2013.

A quel punto un’ulteriore piccola discesa, tolto un picco registrato ad Aprile 2013, che ci porta al 93% del valore (dovuto quasi esclusivamente all’andamento del costo degli immobili a Venezia).

In conclusione possiamo affermare che la perdita di valore degli immobili è decisamente elevata, in media si assesta su circa 7 percentuali in poco più di un anno. 

Per il bene del nostro paese speriamo che questa crisi passi e che il rallentamento della caduta, i segnali deboli di crescita, siano sintomi di ripresa.

A presto sempre su Isola che non c'è!



Nessun commento:

Posta un commento